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Foto Storica - Apicoltura Gualdani Ivo

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Foto Storica - Apicoltura Gualdani Ivo

Foto Storica - Apicoltura Gualdani Ivo

La Nostra Storia

 

Gualdani = Apicoltura.
Ci occupiamo di api dagli anni '30, cioè da quando Nonno Natalino, mosso da una passione infinita per questo laborioso insetto, creò il primo piccolo allevamento.

Da un Apicoltura primitiva e stanziale, quale era quella di quei tempi, (Bugni, Bigozzi, Metodi Rudimentali di Smielatura) per lo più svolta nell’ambito della famiglia contadina per ottenere quel poco di miele necessario per il fabbisogno familiare, raccolto nella maggior parte dei casi spremendo i favi dopo l’uccisione della famiglia di api (Apicidio); Nonno Natalino con i suoi due figli, Mario ed Ivo, davano vita ad una azienda dove si applicava un apicoltura organizzata e nomade.

Facendo uso di Arnie a Favi mobili (la cosiddetta “Apicoltura Razionale”) in cui trasferivano i vecchi Bugni e Bigozzi, acquistati spesso presso le famiglie contadine, iniziavano a fare nomadismo, spostandosi dal Casentino verso tutta la Toscana e nelle regioni limitrofe, alla ricerca delle allora abbondanti fioriture scalari, che consentivano di fare più raccolti.

Con tanti sacrifici e con un laboratorio mobile attrezzato in un grande Furgone (oggi si chiamerebbe scarrabile), con macchinari per l’epoca  all’ avanguardia e funzionali, si spostavano  per la raccolta del miele (Smielatura), nei luoghi dove  stazionavano le Api per il  raccolto.

In questo modo cinque o sei persone, alloggiando spesso presso le famiglie contadine che acconsentivano  allo stazionamento degli alveari nei terreni da loro coltivati, stavano in giro per giorni o settimane, fino a che non portavano a termine la smielatura di una determinata zona, riempiendo i serbatoi sistemati  sotto i cassoni dei camion dell’epoca.

Il miele, raccolto con così tanta fatica, veniva poi commercializzato: venivano riempiti i contenitori portati dallo stesso cliente (che era il consumatore finale) finché il prodotto restava liquido, oppure, una volta cristallizzato, veniva venduto a pezzi o fette - quasi come formaggio - togliendolo da uno di quei grandi ziri usati anche per la conservazione dell’olio.

Ciò che restava veniva venduto all’ industria dolciaria o confezionatrice, che, prima della massiccia importazione, usava quasi esclusivamente Miele Italiano.

Con il passare del tempo l’azienda cresceva, e veniva costantemente modernizzata, mantenendosi sempre ai vertici dell’Apicoltura Italiana: agli inizi degli anni '80, da un'unica azienda ne nascevano due distinte gestite dai due fratelli Mario ed Ivo.

Ancora oggi queste due aziende rappresentano due belle realtà dell’ Apicoltura Italiana, potenziate ed aggiornate continuamente.

L’Apicoltura Gualdani Ivo, dopo la prematura scomparsa dello stesso Ivo e del figlio Daniele, è oggi gestita dal figlio Enrico.

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